Gli autori di Testing Treatments e i curatori dell’edizione italiana sostengono la petizione AllTrials, che ha come obiettivo la registrazione obbligatoria di tutti gli studi clinici. Di seguito è riportato l’appello del Centro Cochrane e dell’Associazione Alessandro Liberati-Network Italiano Cochrane.
“Il Centro Cochrane Italiano (CCI) e l’Associazione Alessandro Liberati – Network Cochrane Italiano (ALi–NIC) invitano ad aderire alla campagna AllTrials (http://www.alltrials.net) per la trasparenza dei risultati della ricerca clinica.
Esiste ormai un’ampia documentazione scientifica riguardo alla presenza di distorsioni dei risultati della letteratura biomedica dovute all’inadeguatezza del reporting (underreporting) della ricerca. Non è una novità, se è vero che Sir Iain Chalmers ne discuteva già nel 1990 sul JAMA:
“Il riportare non completamente e selettivamente la ricerca è quasi certamente più diffuso e ha verosimilmente più conseguenze negative per i pazienti rispetto alla pubblicazione di dati deliberatamente falsificati.”
[“Selective underreporting of research is almost certainly more widespread and more likely to have adverse consequences for patients than the publication of deliberately falsified data.”]
Sir Iain Chalmers
[Leggi l’intero testo dell’articolo (in inglese) sul sito del JAMA http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=380971]
E’ un fenomeno dovuto a negligenze nella conduzione della ricerca (quali gli errori metodologici, l’omissione di outcome, le pubblicazioni parziali) ma arriva spesso anche alla non-pubblicazione di interi studi clinici. Le conseguenze principali sono la sovrastima dell’efficacia e la sottostima degli effetti indesiderati degli interventi oltre che la conservazione o l’introduzione nella pratica clinica di interventi di dubbia o nulla efficacia con la conseguente esposizione dei pazienti a rischi evitabili e lo spreco di risorse altrimenti utili all’assistenza sanitaria.
Grazie alla registrazione obbligatoria dei trial clinici il fenomeno può essere in qualche modo stimato e descritto: solo la metà dei trial registrati viene però poi anche pubblicata.
In sintesi: la mancata pubblicazione dei risultati della ricerca…
- Viola il contratto col paziente sancito col consenso informato.
- Condiziona la produzione di revisioni sistematiche della letteratura, fino a renderle inaffidabili.
- Crea lacune e distorsioni nelle evidenze disponibili per prendere decisioni cliniche.
“Tutte le parti coinvolte devono lavorare per assicurare che tutti i risultati di tutti gli studi clinici – del passato e del futuro – su tutti i trattamenti attualmente in uso siano a disposizione di medici e pazienti, così che sia possibile per loro prendere decisioni informate riguardo ai trattamenti.”
[“All involved parties need to work to ensure that all results of all clinical trials – past and future – on all treatments in current use are available to doctors and patients, so that they can make informed decisions about treatments.”]
Ben Goldacre, Carl Heneghan, Fiona Godlee, Sir Iain Chalmers
La campagna AllTrials si propone di garantire che tutti i trial vengano registrati e tutti i loro risultati pubblicati o comunque resi pubblicamente disponibili. CCI e ALi-NIC sono firmatari della campagna AllTrials e la supportano con determinazione, in quanto ritengono che la registrazione e pubblicazione dei risultati della ricerca biomedica siano un diritto fondamentale dei cittadini oltre che un requisito essenziale per il miglioramento dell’assistenza sanitaria.
Il commento di Ben Goldacre sul New York Times – Health Care’s Trick Coin
http://www.nytimes.com/2013/02/02/opinion/health-cares-trick-coin.html?hpw&_r=1&
Firma l’appello: http://www.alltrials.net/about/
Grazie,
Centro Cochrane Italiano e Associazione Alessandro Liberati – Network Cochrane Italiano”