Facciamo cose perché…

“Noi [medici] facciamo cose, perché altri medici fanno lo stesso e non vogliamo essere diversi, quindi facciamo così; oppure perché siamo stati istruiti così [da insegnanti, colleghi]; oppure perché siamo stati forzati [da insegnanti, amministratori, enti regolatori, coloro che sviluppano linee guida] a fare in questo modo e pensiamo di dover fare così; oppure perché i pazienti vogliono così e pensiamo di doverlo fare così; oppure pensiamo di dover fare in questo modo a causa di maggiori incentivi [test non necessari - specialmente da medici orientati alla procedura - e visite]; oppure a causa della paura [aspetti legali e controlli] sentiamo di dover fare in quel modo [il cosiddetto “coprirsi le spalle”]; oppure facciamo così perché abbiamo bisogno di più tempo [per far sì che la natura faccia il suo corso]; oppure, infine e più comunemente, perché dobbiamo fare qualcosa [questa è la giustificazione] e sbagliamo nel seguire il senso comune, quindi facciamo così”.

Parmar MS. We do things because (rapid response). BMJ. Pubblicato il 1 marzo 2004 su www.bmj.com.