Un approccio ragionevole al consenso informato nella buona pratica medica

“Ciò che manca nel dibattito attorno al consenso informato è la vera natura della comprensione del paziente, quali sono le informazioni di cui i pazienti vogliono essere a conoscenza e come comportarsi con quelli che desiderano sapere solo il minimo indispensabile. C’è poco lavoro di valutazione in materia di comprensione delle informazioni date ai pazienti. Per i medici, spesso, è difficile determinare con certezza a che livello sono state comprese le informazioni fornite ai pazienti o ai loro parenti. La comprensione è influenzata dal soggetto che fornisce le informazioni, dalle modalità di spiegazione e dal tempo o dalle condizioni necessarie per assimilare le informazioni. Un approccio paternalistico è inaccettabile nella pratica medica; un approccio basato sul buon senso – spiegando le cose con chiarezza, adattando ciò che viene detto a ciò che il paziente sembra desiderare e verificandone la comprensione – è necessario per una buona pratica medica”.

Gill R. How to seek consent and gain understanding. BMJ 2010;341:c4000.