In un mondo ideale

“In un mondo ideale, dove possibile, saremmo in grado di raccogliere dati resi anonimi sugli esiti e di confrontarli con la storia del trattamento, facendo eccezione solo per chi antepone le proprie ansie sulla protezione dei dati personali alle vite degli altri […]. In un mondo ideale, ogniqualvolta un paziente ricevesse una cura ed esistesse una reale incertezza sul trattamento migliore da somministrare, i pazienti verrebbero semplicemente ed efficacemente randomizzati a un trattamento, monitorando i loro progressi. In un mondo ideale, queste nozioni sarebbero talmente radicate nella nostra idea di come dovrebbe essere la sanità, che nessun paziente ne sarebbe infastidito”.

Goldacre B. Pharmaco-epidemiology would be fascinating enough even if society didn’t manage it really really badly. The Guardian, 17 luglio 2010.